LO STATUTO DEI DIRITTI DEL CONTRIBUENTE
Lo Statuto dei diritti del Contribuente, introdotto dalla Legge n. 212 del 2000 rappresenta una tappaimportante perché con esso è stato possibile attuare nell’ordinamento tributario i principi costituzionalidi trasparenza e imparzialità dell'azione amministrativa.Nello Statuto del Contribuente sono raccolte una serie di norme che codificano i diritti dei contribuentinell'ambito dell'attività di accertamento esercitata dagli Uffici fiscali e, in particolare, le garanzie cheil contribuente può far valere in occasione di verifiche da parte degli uffici dell'Amministrazione finanziariacivile o della Guardia di Finanza.Lo Statuto disciplina anche il modo di produzione delle leggi in materia tributaria, prevedendo regoleper migliorare l'accessibilità e la comprensibilità delle norme fiscali; elenca e sancisce una serie diimprescindibili diritti che il contribuente può far valere in suo favore e una serie di doveri cui l'amministrazionedeve attenersi per favorire un rapporto leale e franco con il contribuente.Rappresenta un sistema generale di garanzie del cittadino e ha pertanto favorito l'instaurarsi di unrapporto di collaborazione tra l'Agenzia delle Entrate e i contribuenti.Nel proclamare l'importanza fondamentale del diritto all'informazione lo Statuto del Contribuente hainnescato un processo radicalmente innovativo che ha portato l'Agenzia delle Entrate ad attivarsi nelprocesso di informatizzazione e modernizzazione di tutti gli strumenti informativi possibili velocizzandolied elevandoli qualitativamente.Lo Statuto disciplina inoltre due istituti particolarmente importanti: il diritto d'interpello ed il Garantedel contribuente, organo indipendente che svolge funzioni di tutela del contribuente nei confrontidell'attività degli Uffici finanziari.
IL DIRITTO DI INTERPELLO
ISTANZA DI INTERPELLO ORDINARIO PRESENTATA AI SENSI DELL'ART. 11 DELLA LEGGE N. 212 DEL 2000
Attraverso la presentazione di un'istanza di interpello il cittadino ha la possibilità di interpellare l'Amministrazionefinanziaria per conoscere la soluzione da dare al suo caso concreto e personale sul qualesussistono obiettive condizioni di incertezza.L'interpello è uno strumento prezioso per migliorare il rapporto con l'Amministrazione finanziaria: ilcontribuente non deve più agire "al buio", con il rischio di andare incontro all'attività di controllo, mapuò acquisire, prima di mettere in atto un certo comportamento, il parere dell'amministrazione sul significatoda attribuire alle norme che disciplinano la materia tributaria.L'interpello ordinario è soggetto a determinate condizioni e deve svolgersi secondo precise procedure.